COMUNICATO STAMPA CIDA – FASE 3: CIDA, LE NOSTRE PROPOSTE AL GOVERNO CON OBIETTIVI, PRIORITA’ E LE COMPETENZE DEI MANAGER

Roma, 26 giugno 2020. “CIDA ha accolto la richiesta del premier avanzata durante gli Stati Generali dell’Economia ed ha formulato una serie di proposte sulla base del testo governativo ‘Progettiamo il Rilancio’: il documento è stato inviato a Palazzo Chigi”. Lo ha annunciato Mario Mantovani, presidente di CIDA, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità. “Si tratta di un documento articolato, in cui indichiamo obiettivi, priorità e le competenze manageriali necessarie a realizzarli. Un lavoro che ha impegnato tutte le nostre federazioni: industria, terziario, sanità, scuola, università e ricerca, pubblica amministrazione, agricoltura, assicurazioni, Terzo settore. Né sono mancati i contributi del management di Banca d’Italia e Consob.

“Abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza, la conoscenza approfondita dei problemi e fornito indicazioni sulle soluzioni, lasciando al decisore politico le scelte da fare. I temi trattati sono numerosi, alcuni sono più urgenti, per fattori contingenti, o più pragmaticamente stagionali: il turismo, ad esempio, o l’agricoltura. Settori messe alle strette dal lockdown e delle rigide regole imposte nella Fase 2.

“C’è il capitolo scuola, che ha visto i dirigenti subito impegnati per la necessità di impostare dal nulla e gestire, un sistema di didattica a distanza che ha consentito, comunque, lo svolgimento e la chiusura dell’anno scolastico. C’è la sanità, di cui la pandemia ha evidenziato le troppe criticità ma anche messo in luce le grandi professionalità e competenze di cui dispone. CIDA ha portato la voce dei medici, quelli di Cimo e del Sumai, in prima linea durante l’emergenza Covid 19, al tavolo del Governo, assumendo l’onere e la responsabilità di presentare una serie di proposte per rifondare la sanità italiana, approfittando delle straordinarie risorse di cui il Paese potrà disporre e che vanno impiegate al meglio. Solo il potenziamento della sanità territoriale permetterà la prevenzione ed il monitoraggio del territorio, finanziando i LEA, il Piano delle cronicità ed implementando un servizio sanitario proattivo e non di attesa; modernizzando le strutture ospedaliere a partire dall’edilizia, fino alle tecnologie proiettate verso l’intelligenza artificiale. Occorre poi uscire dalle gabbie della burocrazia, lavorare affinché i contratti di lavoro diano non solo valore retributivo ma anche professionale, nell’ottica di una vera autonomia e specificità dei ruoli, e prevedere una nuova governance nella rappresentanza e rappresentatività, che veda assegnati al Ministero della Salute e alle regioni un ruolo di assoluta centralità nella definizione dei futuri contratti di lavoro sia per la sanità pubblica che convenzionata.

“Non mancano – ha aggiunto il presidente di CIDA – proposte di politica industriale, dalla necessità di una rete nazionale unica in fibra ottica, all’economia circolare e all’ammodernamento del sistema infrastrutturale del Paese. “Ma per caratterizzare il taglio manageriale delle nostre proposte, le abbiamo corredate di un orizzonte temporale realistico, indicando le professionalità a disposizione per attuarle. Abbiamo voluto affrontare questa emergenza con un metodo nuovo, che coinvolga maggiormente i manager e le alte professionalità di tutti i settori pubblici e privati, senza i quali l’energia operativa e finanziaria che il Governo intende mettere in campo rischia di disperdersi: il dialogo fra istituzioni e rappresentanza manageriale deve essere consolidato e reso frequente, costante. In questo momento il fattore tempo ha un valore enorme e chi conosce meglio le procedure e le situazioni reali in cui i vari provvedimenti verranno calati ha il privilegio, e l’onere, di poter ottenere risultati migliori”, ha concluso Mantovani.

Il Comunicato stampa CIDA